Home Chi sono Comunicazione Efficace Linguaggio del Corpo Parlare in Pubblico PNL Persuasione Al lavoro

sabato 29 gennaio 2011

Motivazione e comunicazione

Avete mai sentito il desiderio o la necessità di motivare qualcuno? Certo un allenatore in qualsiasi sport si trova di fronte a questa necessità tutti i giorni ma ognuno di noi ha questa esigenza più di quanto possiamo pensare. Dal motivare un amico o un familiare che a fare qualcosa che riteniamo giusto, al motivare i propri dipendenti o collaboratori nel loro lavoro o motivare i figli allo studio per esempio... Vi è capitato di voler ottenere un risultato e invece di generare l’effetto opposto, ad esempio più dico a mio figlio di non fare una determinata cosa e più lui la fa... Quali sono le leve dietro alla motivazione? Come fare ad essere efficaci? Come fa la comunicazione a venirci incontro in questi casi? Ci sono persone che con le loro parole sarebbero capaci di muovere montagne ma qual è il loro segreto?


Usare la comunicazione per motivare gli altri in 3 passi:
  1. Innanzitutto bisogna capire cosa sta dietro alla motivazione. Le leve sono solo 2: dolore e piacere. Tutti noi ci muoviamo, ci applichiamo o ci dedichiamo a qualcosa per evitare il dolore o per raggiungere il piacere. Facciamo di tutto per evitare il dolore, è nella natura umana.

sabato 15 gennaio 2011

Programmazione Neuro Linguistica: la mia esperienza con la PNL

Oggi, più che parlare di PNL, voglio condividere con voi la mia prima esperienza con la PNL. Penso che chiunque abbia sentito parlare di questa disciplina senza magari aver ancora capito bene di cosa tratti veramente, possa essere interessato. 

Bene, la PNL mi ha cambiato la vita. Nel maggio del 2005 venivo da un periodo difficile. Ero molto giù di morale per aver perso da poco mio padre e le cose sul lavoro, nonostante ci avessi investito molto, non andavano molto bene. Decido di partire per una vacanza con mia moglie e portare con me un libro sulla PNL che avevo appena comprato: “il potere delle parole e della PNL” di R.Dilts che poi divorai in pochi giorni. Rimasi catturato e affascinato dai suoi contenuti che per la prima volta mi facevano riflettere sul fatto che alcune parole, e il come etichettiamo certe esperienze, potevano decidere il corso di un’intera esistenza.  Tornato da quel viaggio, sotto la spinta degli insegnamenti che avevo appreso con quel libro, decisi di affrontare le mie incertezze, andai a vivere all’estero e diedi una svolta alla mia carriera.

domenica 9 gennaio 2011

Da semplice discorso a un grande discorso: come rendere memorabile il parlare in pubblico in 5 facili passi.

Non so voi ma personalmente sono stato a centinaia di conferenze e ho assistito a tantissime presentazioni e discorsi ma quelli che ricordo veramente e che mi hanno impressionato si contano sul palmo di una mano. Com’è possibile che anche affermati oratori, pagati profumatamente per un loro intervento, non siano capaci di lasciare il segno sul loro pubblico?

D’altro canto, capitano sempre più occasioni per fare un discorso davanti a un pubblico, perché si cresce in azienda, perché ci si candida in politica o semplicemente perché ci si trova davanti a parenti e amici a dover tenere un discorso... qui di seguito qualche consiglio per non passare direttamente al dimenticatoio.
Come rendere memorabile il vostro discorso/intervento in 5 facili passi:
  1. Usate un vero rompighiaccio. State alla larga da aperture tremolanti con eh/hum e anche quelle ovvie come “grazie per avermi invitato”. Al contrario, bisogna generare attenzionalità stabilendo una relazione con il pubblico già dai primi secondi. Un rompighiaccio ridurrà la normale tensione che esiste tra il relatore e il pubblico nei primi minuti quando ci si sta ancora studiando reciprocamente e instaurerà invece un’energia positiva. Un rompighiaccio efficace è

giovedì 6 gennaio 2011

Linguaggio del corpo (non verbale): 10 consigli pratici

Il Corpo, non Mente MAI! Indipendentemente dalle parole che usiamo, i nostri sentimenti e le nostre emozioni vengono rivelate al nostro interlocutore attraverso i segnali che il nostro corpo passa.

Saper gestire il proprio corpo implica potersi esprimere meglio e in maniera persuasiva. Infatti, solo se ci esprimiamo congruentemente con le parole e con il corpo, possiamo passare il nostro messaggio in maniera efficace. Se viceversa, con le parole veicoliamo un messaggio e con il corpo un altro, risulteremo incongruenti e quindi inefficaci. Se per esempio alla domanda “ti piace questo lavoro?” risponderemo “si” ma con il corpo esprimiamo l’opposto (segni di chiusura come posture di difesa, tic nervosi, occhi che esprimono paura, etc.), il nostro messaggio verbale non passerà e l'interlocutore inconsciamente tenderà a non credere alle nostre parole ma a quello che il nostro corpo gli avrà comunicato, ovvero che il questo lavoro non ci piace. Il linguaggio del nostro  corpo conta per il 55% nella comunicazione e solo il 7% le parole mentre il rimanente 38% è dato dalla comunicazione paraverbale (tono di voce, timbro e volume).

Il linguaggio del corpo ha quindi tre funzioni principali: sostituire le parole (ammiccamento, insulti con gesti, etc.), rafforzare le parole (gesticolare) e, infine, rispecchiare le emozioni (es. mani incrociate come segno di rifiuto). Saper utilizzare il proprio corpo per comunicare ci permette di essere più efficaci e persuasivi.

10 consigli pratici:
  1. Occhi: mantenere un buon contatto visivo. Uno degli elementi più importanti nel rapportarci agli altri è guardare negli occhi il nostro interlocutore, specialmente le persone appena conosciute. Mantenere un buon contatto con gli occhi mostra rispetto, interesse verso quello che l’altro ci sta comunicando, sicurezza e una sensazione di comfort nel relazionarci con l’altro.

Linguaggio del corpo (non verbale): saperlo leggere

Il Corpo, non Mente MAI! Indipendentemente dalle parole utilizzate, le emozioni e i sentimenti più profondi vengono riflessi dal nostro corpo. Sapere decodificare questi segnali, conoscere le tecniche del linguaggio non verbale è un vantaggio enorme per riuscire a comunicare con efficacia.

Attraverso la lettura di espressioni facciali, le posture e i gesti, infatti, si possono riconoscere le emozioni e i sentimenti come nervosismo, interesse, curiosità, apertura, rabbia, noia, dubbio, frustrazione o entusiasmo. Conoscere il linguaggio non verbale permette quindi di conoscere meglio il nostro interlocutore e comprendere appieno il messaggio che ci sta passando.  Osservare le posizioni, i movimenti, le proporzioni e la struttura del corpo ci aiuta a capire meglio le persone, il loro carattere, il loro stato d’animo e inevitabilmente ci porta a relazionarci meglio con gli altri.

Come leggere il linguaggio del corpo?

  1. Il volto e le sue espressioni. Il viso è la parte del nostro corpo più espressiva dove tutti gli elementi del volto, come gli occhi e i loro movimenti, i muscoli facciali, la bocca, le sopracciglia, il naso, etc. sono utilizzati dal nostro subconscio in varie combinazioni per comunicare.

sabato 1 gennaio 2011

Come migliorare la propria comunicazione ovvero renderla più efficace?

Quanto è importante la comunicazione nella nostra vita? Tantissimo, da essa dipende il successo nelle nostre relazioni, molta dell’affermazione nel mondo del lavoro e molta della nostra felicità visto che utilizziamo costantemente la comunicazione anche nel dialogo interno con noi stessi. Mi sono sempre sorpreso come a scuola insegnino a parlare e scrivere ma trascurino come comunicare bene. Il ruolo della comunicazione è aumentato nel tempo visto che viviamo nell’era della comunicazione e continua ad aumentare esponenzialmente con la crescita di internet, dei social networks, degli sms, degli smartphone, etc… la capacità di saper comunicare è la “competenza” chiave per affermarsi come individuo.


Ma quando la comunicazione è efficace? Nella comunicazione è importante avere un obiettivo specifico (ad es. informare, condividere, decidere, conoscere, etc.) e una comunicazione si puo’ ritenere efficace quando si raggiunge l’obiettivo che ci si è posti ex ante. E’ comunque importante anche essere flessibili e comprendere il punto di vista dell’interlocutore, visto che solo chi ha un atteggiamento “win win” puo’ davvero essere efficace.  

Come migliorare la propria comunicazione ovvero renderla più efficace?
1)  Ascoltare, ovvero essere interessati più di interessanti. Rimango sempre sbalordito da quanta poca attenzione le persone mettano nell’ascoltare il proprio interlocutore. Del resto, io stesso, che mi sono sempre riconosciuto un grande “ascoltatore”, quando ho fatto il primo corso sulla comunicazione ho dovuto ricredermi sulle mie presunte capacità.