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giovedì 6 gennaio 2011

Linguaggio del corpo (non verbale): saperlo leggere

Il Corpo, non Mente MAI! Indipendentemente dalle parole utilizzate, le emozioni e i sentimenti più profondi vengono riflessi dal nostro corpo. Sapere decodificare questi segnali, conoscere le tecniche del linguaggio non verbale è un vantaggio enorme per riuscire a comunicare con efficacia.

Attraverso la lettura di espressioni facciali, le posture e i gesti, infatti, si possono riconoscere le emozioni e i sentimenti come nervosismo, interesse, curiosità, apertura, rabbia, noia, dubbio, frustrazione o entusiasmo. Conoscere il linguaggio non verbale permette quindi di conoscere meglio il nostro interlocutore e comprendere appieno il messaggio che ci sta passando.  Osservare le posizioni, i movimenti, le proporzioni e la struttura del corpo ci aiuta a capire meglio le persone, il loro carattere, il loro stato d’animo e inevitabilmente ci porta a relazionarci meglio con gli altri.

Come leggere il linguaggio del corpo?

  1. Il volto e le sue espressioni. Il viso è la parte del nostro corpo più espressiva dove tutti gli elementi del volto, come gli occhi e i loro movimenti, i muscoli facciali, la bocca, le sopracciglia, il naso, etc. sono utilizzati dal nostro subconscio in varie combinazioni per comunicare. Le espressioni fondamentali del nostro volto sono sei, quelle innate in ognuno di noi: a) Felicità, di cui il sorriso è l’espressione più evidente seppure non sempre indice di tale stato d’animo. Interessa soprattutto gli occhi, conoscete l’espressione “gli occhi che sorridono”, e la parte inferiore del volto; b) Tristezza, in generale la spia di questo sentimento è la piega assunta dalla bocca e lo sguardo verso il basso; c) Sorpresa,  far curvare e sollevare repentinamente le sopracciglia; d) Paura, con movimenti simili alla sorpresa ma accompagnato da un volto che si ritrae verso l’indietro; e) Collera, le sopracciglia si abbassano e si avvicinano, tra di loro si formano piccole rughe trasversali; f) Disgusto, quando siamo disgustati per qualcosa il nostro disagio si riflette principalmente negli occhi e nella parte inferiore del viso.
  2. Gesti delle mani. Dopo il viso, le mani sono la seconda parte del nostro corpo più espressiva. Vengono utilizzate inconsciamente dal nostro cervello tanto è che vengono mosse in continuazione mentre parliamo oppure sapientemente dagli oratori più esperti per sottolineare i concetti, mimare azioni o situazioni a cui si riferiscono. Dalla stretta di mano si puo’ capire molto sul carattere della persona che abbiamo di fronte e su come si relaziona, forte e decisa passa messaggi di sicurezza mentre molle dice che il nostro interlocutore è timido o indeciso, mano sopra l'altra indica una volontà di dominio mentre al contrario quando è sotto l'altra denota sottomissione.
  3. Il corpo nel suo complesso. Sono tre i macro segnali passati dal corpo nel suo insieme: a) Segnali di rifiuto, come il no con la testa, allontanarsi da..., allontanare..., alt/stop con la mano, chiusura con le braccia incrociate o posture di difesa; Segnali di tensione come deglutire, arrossire, sbuffare, palpitazioni, grattarsi, sudare, risolini isterici, tamburellare, schiarirsi la gola, etc.; Segnali di gradimento: accarezzamenti, avvicinamento a..., aperture con le mani o con le braccia, passarsi la lingua tra le labbra, mordicchiarsi il labbro,  mostrare il collo, massaggiarsi/re, annuire con la testa.
  4.  
     
    Provate ad allenarvi osservando gli altri mentre parlano, focalizzandosi sul loro volto, su come muovono le mani o il proprio corpo. Quanto più svilupperete la sensibilità a leggere i segnali deboli che derivano dal linguaggio non verbale, quanto meglio saprete relazionarvi con chi avete di fronte.

    Per chi vuole approfondire, suggerisco anche la lettura di questo post:
    Linguaggio del corpo (non verbale): 10 consigli pratici

    6 commenti:

    Unknown ha detto...

    Ho trovato molto interessante questo post. Quando mi trovo ad affrontare un colloquio o un incontro importante per lavoro mi accorgo che il mio nervoso traspare da come mi pongo. C'è un modo per controllarmi?

    Roberto ha detto...

    Sicuramente puoi imparare a gestirti meglio nelle situazioni difficili. Come? Con la pratica. Parti dalle situazioni più semplici, come un atleta che si allena alle gare per fasi sempre più difficili. Ovvero fare una sorta di allenamento nelle situazioni meno stressanti per maturare più consapevolezza del linguaggio del nostro corpo, ci aiuterà molto nelle situazioni di stress.

    Unknown ha detto...

    Grazie Super. Ho deciso di impegnarmi... ti farò sapere se ci saranno i frutti.

    Chiromodena Snc Dr Bergis / Dr.ssa Verpy ha detto...

    Alessandra puoi avere ottimi strumenti a disposizione per cambiare il tuo stato d'anima, ad esempio:
    1. La postura
    2.La respirazione
    Cambiando uno oppure tutti due cambierai in automatico il tuo stato d'animo ( leggere il libro di Bandler, scelgo la Liberta' €18 )
    Buon lavoro!

    Alessandra ha detto...

    Grazie Chiromodena, quello scrivi è molto interessante. Compro il libro di Badler, lo leggo e ti faccio sapere. Ciaoooooo.

    Simone ha detto...

    Osservare il volto, le espressioni facciali, in particolare gli occhi e i movimenti delle mani, ci permette di capire quello che in PNL viene definito il canale di percezione preferito dal nostro interlocutore. Scoprirlo è fondamentale per entrare in sintonia con la sua parte emotiva.
    Molto interessante quello che hai scritto e soprattutto utile.
    A presto
    Simone