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sabato 11 giugno 2011

Essere veramente libero: la PNL e la comunicazione

Cosa vuol dire essere liberi oggi? Domanda difficile a cui cerco di dare una risposta semplice. La libertà è una dei pilastri cardini della nostra vita. Per libertà, comunemente, s'intende genericamente la condizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni. Fortunatamente moltissimi nelle società moderne possono ritenersi liberi secondo questa definizione ma quanti lo sono veramente? Per me libertà vuol dire vivere una vita felice, avere successo in quello che desideriamo e costruire relazioni splendide con le persone intorno a noi. Al contrario, per essere liberi, non si puo’ vivere prigionieri delle proprie paure, dei propri stati d’animo, delle persone che si vogliono imporre alla nostra personalità. Troppe persone oggi sono schiave di una relazione con se stessi molto travagliata e tutt’altro che serena e matura. Il paradosso della società moderna che usiamo tutta la libertà che abbiamo per imprigionarci da soli.

La PNL insegna a prendere in mano la propria esistenza ed avere controllo sui propri pensieri e la propria mente. Tutti noi vogliamo essere liberi dai problemi che ci affliggono. Tutti noi vogliamo vivere un amore incondizionato e duraturo. Tutti noi desideriamo essere felici e vivere al meglio la nostra vita. Ma come farlo? E bene, il segreto è in noi stessi. Tutti hanno problemi e difficoltà ma chi vive una vita felice riesce a dominarne le conseguenze. La differenza consiste nel essere liberi di evitare che quei problemi vi influenzino negativamente. In particolare la comunicazione interna, quella che fate ogni istante della vostra vita con voi stessi, quello che vi dite e raccontate, ed anche la comunicazione con gli altri giocano un ruolo fondamentale.
Come sempre, di seguito troverete qualche consiglio pratico:
  1. Allenate il muscolo della scelta. Uno dei mali più grandi che affligge le persone è “l’indecisione” che non ci rende liberi di scegliere.

domenica 13 marzo 2011

Credere è potere: le convinzioni

Una celebre frase su Napoleone recitava: “l’uomo che poteva tutto perché voleva tutto”. Tutti hanno delle convinzioni e tutti sanno di averle. Pochi sanno però che le convinzioni hanno un potere enorme nella loro vita e sono capaci di determinare la felicità, la realizzazione e successo lavorativo e come ci relazioniamo con gli altri. Le convinzioni sono la lente attraverso la quale vediamo noi stessi, il mondo e gli altri.



Queste convinzioni possono aiutare il raggiungimento dei nostri obiettivi personali oppure remarci contro. Nel primo caso siamo di fronte ad una “convinzione potenziante”, come ad esempio quella di un individuo che crede che “l’applicarsi e mettercela tutta ti permette di arrivare lontano”. Al contrario quella di un altro individuo che ritiene  che “l’unica cosa che conta nella vita è la fortuna” si tratta di una “convinzione limitante. Quale dei due individui avrà più successo nella vita? Si tratta ovviamente di una domanda retorica vista che la risposta è alquanto scontata ma allora la domanda si possono sostituire le credenze limitanti con quelle potenziati?

Le convinzioni sono notoriamente difficili da cambiare. Qui ci viene incontro la PNL con il modello di “Sleight of Mouth” che permettono di ricontestualizzare e trasformare le convinzioni potenzialmente limitanti. Bisogna sapere che le convinzioni limitanti nascono spesso per proteggerci o da esperienze forti di vita o comunque da un’intenzione positiva. Ad esempio “sono incapace di portare a termine un compito con successo” spesso cerca ti proteggere l’individuo da altre esperienze negative vissute in passato evitando che affronti le sfide della vita per generare potenziali nuove delusioni. Una tale convinzione però è come un virus della mente che mina tutto quello che si fa.

Le convinzioni limitanti possono essere trasformate o rinnovate identificando le intenzioni positive e i presupposti che sono alla base della convinzione e fornire delle alternative e nuove risposte alla domanda “come fare” in relazione alle alternative per soddisfare l’intenzione positiva. Deve quindi prima esistere una fase di essere aperti al dubbio sulla convinzione limitante. La mia esperienza mi dice che il segreto consista nel trovare una convinzione potenziante che vada a soddisfare lo stesso bisogno ovvero intenzione positiva di quella limitante. Quindi sforzatevi prima a capire quali sono le vostre convinzioni limitanti, poi quali sono le ragioni che ci stanno dietro e infine trovate una nuove convinzione, questa volta potenziante, che soddisfi le motivazioni della precedente.

Alcuni esempi di convinzioni potenzianti:
Il successo non è tutto ma l’unica cosa che conta
Finché c’è un obiettivo chiaro e preciso, nulla è impossibile
Non conta volere ma volere contare
Solo chi non fa non sbaglia
Non accettare mai un no come risposta
Se non riesci a fare una cosa, allora falla
Non avere paura di far circolare le tue idee, avrai solo da guadagnarci
Non aspettare occasioni migliori, sfrutta quelle che hai

sabato 15 gennaio 2011

Programmazione Neuro Linguistica: la mia esperienza con la PNL

Oggi, più che parlare di PNL, voglio condividere con voi la mia prima esperienza con la PNL. Penso che chiunque abbia sentito parlare di questa disciplina senza magari aver ancora capito bene di cosa tratti veramente, possa essere interessato. 

Bene, la PNL mi ha cambiato la vita. Nel maggio del 2005 venivo da un periodo difficile. Ero molto giù di morale per aver perso da poco mio padre e le cose sul lavoro, nonostante ci avessi investito molto, non andavano molto bene. Decido di partire per una vacanza con mia moglie e portare con me un libro sulla PNL che avevo appena comprato: “il potere delle parole e della PNL” di R.Dilts che poi divorai in pochi giorni. Rimasi catturato e affascinato dai suoi contenuti che per la prima volta mi facevano riflettere sul fatto che alcune parole, e il come etichettiamo certe esperienze, potevano decidere il corso di un’intera esistenza.  Tornato da quel viaggio, sotto la spinta degli insegnamenti che avevo appreso con quel libro, decisi di affrontare le mie incertezze, andai a vivere all’estero e diedi una svolta alla mia carriera.