Home Chi sono Comunicazione Efficace Linguaggio del Corpo Parlare in Pubblico PNL Persuasione Al lavoro

domenica 27 marzo 2011

La chiave di tutte le porte: l’arte della conversazione

Quando aprite la bocca, cosa dice la conversazione di voi? La conversazione è la vostra pubblicità, il vostro biglietto da visita nelle relazioni con gli altri. E’ il canale con il quale vi fate conoscere e aprite la vostra mente al prossimo. Purtroppo, spesso le conversazioni assomigliano a dei “monologhi con testimone” o a degli “scontri”. E’ riconosciuto che le persone che sanno padroneggiare l’arte della conversazione sono rare e comunque sempre benvenute e ben accolte da tutti. 



Alcuni consigli pratici di comunicazione efficace che vi faranno migliorare le vostre doti di buoni conversatori:
a)   Un genuino interesse negli altri e nelle cose. Niente potrà mai sostituire un reale desiderio di conoscere l’interlocutore o gli interlocutori e nel mondo che vi circonda.

sabato 19 marzo 2011

Conflitti verbali, come attrezzarsi

Viviamo in un mondo in cui siamo circondati da persone aggressive, arroganti e maleducate. Fatevene una ragione, non le cambierete. Potete però apprendere come  interagire con loro. Qual è la vostra reazione quando entrate in contatto con questo tipo di persone: “andate in escandescenza e le mandate a quel paese” o “subite passivamente per poi pentirvene sulla via del ritorno a casa”? In entrambi casi uscirete perdenti dal conflitto. Gestire le proprie emozioni durante un conflitto verbale non è cosa semplice ma essere verbalmente attrezzati vi darà una forza enorme per affrontare questa sfida.

 
Come schivare, disarmare, disinnescare i conflitti verbali. Alcuni consigli pratici per affrontare al meglio un conflitto verbale:
  1. Rispondere invece di reagire. Di fronte ad una provocazione o una frase che ci ferisce,

domenica 13 marzo 2011

Credere è potere: le convinzioni

Una celebre frase su Napoleone recitava: “l’uomo che poteva tutto perché voleva tutto”. Tutti hanno delle convinzioni e tutti sanno di averle. Pochi sanno però che le convinzioni hanno un potere enorme nella loro vita e sono capaci di determinare la felicità, la realizzazione e successo lavorativo e come ci relazioniamo con gli altri. Le convinzioni sono la lente attraverso la quale vediamo noi stessi, il mondo e gli altri.



Queste convinzioni possono aiutare il raggiungimento dei nostri obiettivi personali oppure remarci contro. Nel primo caso siamo di fronte ad una “convinzione potenziante”, come ad esempio quella di un individuo che crede che “l’applicarsi e mettercela tutta ti permette di arrivare lontano”. Al contrario quella di un altro individuo che ritiene  che “l’unica cosa che conta nella vita è la fortuna” si tratta di una “convinzione limitante. Quale dei due individui avrà più successo nella vita? Si tratta ovviamente di una domanda retorica vista che la risposta è alquanto scontata ma allora la domanda si possono sostituire le credenze limitanti con quelle potenziati?

Le convinzioni sono notoriamente difficili da cambiare. Qui ci viene incontro la PNL con il modello di “Sleight of Mouth” che permettono di ricontestualizzare e trasformare le convinzioni potenzialmente limitanti. Bisogna sapere che le convinzioni limitanti nascono spesso per proteggerci o da esperienze forti di vita o comunque da un’intenzione positiva. Ad esempio “sono incapace di portare a termine un compito con successo” spesso cerca ti proteggere l’individuo da altre esperienze negative vissute in passato evitando che affronti le sfide della vita per generare potenziali nuove delusioni. Una tale convinzione però è come un virus della mente che mina tutto quello che si fa.

Le convinzioni limitanti possono essere trasformate o rinnovate identificando le intenzioni positive e i presupposti che sono alla base della convinzione e fornire delle alternative e nuove risposte alla domanda “come fare” in relazione alle alternative per soddisfare l’intenzione positiva. Deve quindi prima esistere una fase di essere aperti al dubbio sulla convinzione limitante. La mia esperienza mi dice che il segreto consista nel trovare una convinzione potenziante che vada a soddisfare lo stesso bisogno ovvero intenzione positiva di quella limitante. Quindi sforzatevi prima a capire quali sono le vostre convinzioni limitanti, poi quali sono le ragioni che ci stanno dietro e infine trovate una nuove convinzione, questa volta potenziante, che soddisfi le motivazioni della precedente.

Alcuni esempi di convinzioni potenzianti:
Il successo non è tutto ma l’unica cosa che conta
Finché c’è un obiettivo chiaro e preciso, nulla è impossibile
Non conta volere ma volere contare
Solo chi non fa non sbaglia
Non accettare mai un no come risposta
Se non riesci a fare una cosa, allora falla
Non avere paura di far circolare le tue idee, avrai solo da guadagnarci
Non aspettare occasioni migliori, sfrutta quelle che hai

domenica 6 marzo 2011

La comunicazione relazionale può catapultare la tua CARRIERA o annientarla… a te la scelta.

Quanto incide la comunicazione nella tua carriera? Tantissimo, questo è fuori di dubbio. La cosa che mi ha sorpreso è che incide più di ogni altro fattore anche della competenza, per esempio. Tempo fa ho partecipato ad un convegno dove era riportata una ricerca fatta su più di 10.000 ingegneri. Era evidente che pure in una professione dove la competenza tecnica è fondamentale, la comunicazione ed in particolare la comunicazione relazionale era il fattore che incideva più di tutti. Era evidente che soprattutto ad un certo punto della carriera solo chi aveva grandi doti comunicazionali e di intelligenza sociale raggiungeva posizioni di vertice.

Il duro lavoro e il talento non bastano!!! Vi piaccia o meno, c’è una regola non scritta, le persone fanno fare carriera alle persone che conoscono, che gli piacciono e di cui si fidano. Dovete avere il coraggio, la confidenza e l’impegno di promuovere voi stessi per emergere in un ambiente lavorativo.  Per tanti anni, io stesso sono stato così ingenuo da pensare che lavorare sodo e sviluppare le mie competenze fosse tutto quello necessario. Questo per carità conta ma non basta. Mi rifiutavo così di partecipare a questo “gioco” che si chiama “tronismo” perché pensavo fosse contrario ai miei valori. Poi parlando di questo argomenti, un giorno una persona mi chiese: “tu daresti una posizione lavorativa importante ad un grande e talentuoso lavoratore se non ti fidi di lui?” Ebbene si, la fiducia si costruisce nel tempo attraverso una relazione che passa attraverso come si comunica.

Per questo bisogna costruire una positiva visibilità di voi stessi. Impegnatevi a farvi conoscere, farvi rispettare e costruite fiducia. Questo è importante agli occhi dell’intera organizzazione che vi è attorno e soprattutto di chi deciderà della vostra carriera. Dovete quindi dedicare tempo e risorse per entrare nelle grazie di queste persone. Non vi suggerirei mai però di fare i “lecchini”, odio troppo quelli che lo sono. Loro usano delle scorciatoie che tuttavia non portano a nulla nel lungo periodo.  Dovete però impegnarvi nel risolvere i problemi e trovare soluzioni sul lavoro di queste persone. Dovete entrarci in relazione, costruire una positivo rapporto di fiducia reciproca.