Anche tu navighi tra un post e l’altro nella blogosfera? Un’occhiata ai titoli più interessanti, una lettura alla prime frasi per capire se mi interessa, poi avanti se mi ha colpito, salto qualche paragrafo e poi cerco la parte che mi interessa e scappo via. Ritorno su Google e cerco da un’altra parte. Vi è mai capitata una cosa del genere? Scrivere su internet è ben diverso che farlo altrove. La quantità d’informazione a disposizione rende il lettore un animale particolare, vorace di notizie mordi e fuggi, ma allo stesso tempo desideroso di approfondire dove riscontra un interesse forte.
Ecco cinque consigli pratici per scrivere un post:
Il titolo giusto. La scelta del titolo è l’elemento più importante per aumentare le occasioni di essere letti. Quando leggete un giornale, il titolo è quello che fa la differenza nella vostra scelta di approfondire e leggere tutto l'articolo o meno. Bene, nei blog è doppiamente importante, perché aiuta anche i motori di ricerca a farvi trovare quando qualcuno cerca un contenuto corrispondente. Sceglietelo con cura: deve essere far capire il contenuto che segue e incuriosire il lettore ad approfondire. Potete utilizzare titoli taglienti o provocanti ma questo dipende dal vostro stile di scrittura.
L’argomento che cattura. Spesso si è tentati di scrivere per se stessi invece per chi legge. Leggendo le statistiche del tuo blog sarà facile capire cosa interessa più ai tuoi lettori, la difficoltà è seguire quello che loro vogliono piuttosto che quello che interessa a te. Inoltre, aumenterai le tue chance di essere letti se ti rivolgerai ai temi più cercati su Internet quelli che abbracciano l'interesse di un ampio numero di persone invece di altri che magari sono più mirati. Inoltre dovrai scegliere le parole giuste per farsi trovare dai motori di ricerca. Sono tanti i fattori che permettono di scalare le posizioni nelle ricerche: il pagerank della pagina, la qualità del post, il suo contenuto. Ma più di tutto questo conta un giusto utilizzo di parole chiave e l'interesse che hanno per il "popolo di internet". In genere i motori di ricerca forniscono sempre informazioni sulle ricerche effettuate dagli utenti, e sono molti gli strumenti che permettono di consultarle. Google stessa mette a disposizione di tutti, e gratuitamente, un Keyword Tool che permette di scoprire il volume di ricerca medio di determinate parole chiave e di quelle ad esse correlate, sia nell'ultimo anno che nell'ultimo mese.
La lunghezza ideale. Guardando sui blog si puo’ capire che la maggior parte dei commenti del blog sono concentrati soprattutto negli articoli con un numero di parole compreso tra 500 e 1000. In rete esistono diverse ricerche, fatte in maniera più o meno scientifica, per analizzare la lunghezza media dei post dei blog di maggiore successo. Da una ricerca sui post dei primi 100 blog su Technorati abbiano una lunghezza media compresa tra 100 e 250 parole. Sono dati statistici che vanno interpretati ma è significativo che social network come Twitter spopolino tanto: messaggi brevi, veloci da leggere, che impongono sintesi. Anche se non è giusto stabilire un limite di parole quando si pianifica un articolo, perché ogni post è una storia a sé e non tutti gli argomenti possono essere esposti sinteticamente. Ci sono tanti fattori da prendere in considerazione: il numero di articoli pubblicati, l’obiettivo che si vuole raggiungere, l’argomento del blog. Tuttavia le cifre raccolte da altri, e l’analisi fatta sul mio stesso blog, sembrano indicare che chi legge preferisce sintesi.
Organizzate il testo. Strutturatelo in paragrafi. Un testo non può essere monoblocco, perché l’occhio ha bisogno di riferimenti per non perdere il filo. Utilizzate due, tre frasi per paragrafo. Permette a chi legge di isolare i concetti e comprenderli meglio. Se un paragrafo diventa troppo lungo, si perde il beneficio della divisione in paragrafi.
Non fatevi prendere dall’ansia di postare. C’è quel punto (sono certo che a molti che mi leggono è capitato) in cui scatta l’affanno di non arrivare a pubblicare l’articolo finale nel tempo previsto. Non fatevi prendere dalla fretta. Anzi, raccomando di rileggere tutto quello che si è scritto, cercando di eliminare le frasi ridondanti, superflue, e rendere più veloci quelle macchinose, magari copiandole in un documento a parte per concentrarsi meglio.
Questi i consigli che ti passo, se tu nei hai per me, lascia il tuo commento.
Alcuni link utili:
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